La chimica e gli strumenti scientifici

(Alamy)
Grazie alla chimica ogni giorno si riescono a scoprire e studiare moltissimi fenomeni, e a comprendere meglio il funzionamento di tutto ciò che ci circonda.

Per questo motivo, qui di seguito, mi son sentita di condividerne alcuni semplici esempi in campo radioastronomico:

  • la distribuzione dell’idrogeno neutro, che costituisce i 75% della materia ordinaria che compone l’Universo e fornisce informazioni preziose sulla struttura, sul moto e sulla massa delle galassie. Grazie all’emissione radio dell’idrogeno neutro è anche possibile studiare come avvengono le interazioni gravitazionali tra galassie vicine tra loro;

  • le regioni del cosmo dalle quali, per via delle polveri che si frappongono, la luce visibile non può arrivare (ad esempio il centro della nostra Galassia). Alcune di queste regioni sono le culle in cui avviene la formazione stellare: le onde radio possono rivelarne la presenza e permettono di ricavare preziose informazioni sulla composizione chimica delle protostelle e sulle modalità della loro formazione;

  • i buchi neri che si trovano al centro della maggior parte delle galassie e si pensa siano legati ai processi di formazione ed evoluzione delle galassie che li ospitano. Per loro natura, i buchi neri non possono essere osservati direttamente, ma possono essere studiati analizzando la radiazione  emessa anche nella banda radio dalla materia (stelle e nubi interstellari) circostante mentre viene attratta dalla loro gigantesca forza gravitazionale;

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