The End

Radiotelescopio di Parkes(1969),
usato per ricevere video televisivi  in diretta dall' Apollo 11

Il radiotelescopio, strumento radioastronomico di  cui si è sentito molto parlare durante questo 2020,  è uno strumento che vide il suo sviluppo a partire   dal 1931, quando l'ingegnere Karl Jansky costruì uno strumento che iniziò a registrare un segnale di cui non era chiara la provenienza.
Solo dopo cinque anni, nel 1937, un uomo di nome Grote Reber iniziò ad approfondire gli studi di Jansky e costruì, con un'antenna. il primo prototipo di radiotelescopio che, nel 1939 registrò i primi segnali provenienti dalla Via Lattea.

Dopo i primi strumenti rudimentali furono creati man mano radiotelescopi normalizzati con diametri sempre più grossi, in grado di assorbire con maggior precisione le onde radio. Nel 1963 ad Arecibo (Porto Rico) si inaugurava il più grande radiotelescopio avente diametro di 305 m, distruttosi nel 2020 a causa di un cedimento strutturale, superato solo nel 2016 dal radiotelescopio F.A.S.T più grosso al mondo, situato nel Pingtang, in Cina.

Tra il 1973 e 1980 sono stati costruiti nelle pianure di San Agustin (Nuovo Messico) 28 radiotelescopi da 25 m di diametro appartenenti al V.L.A (Very Large Array) e nel 2012 prese piede un nuovo progetto globale (includente 12 nazioni) che vedrà il suo sviluppo dal 2018 al 2023.

Il sistema "radiotelescopio" è costituito da una grande antenna composta da  lamine o reti di metallo, collegata ad una serie di amplificatori , collegati a loro volta ad un'interfaccia connessa ad un computer.

Grazie a questa strumentazione i radioastronomi riescono a captare il segnale derivante dallo spazio e a trasformarlo o in una serie di numeri o in un segnale audio.

Orientando l'antenna in una data regione di cielo, in particolare verso una radiosorgente ben visibile rispetto al fondo, misuriamo un incremento nell'intensità del segnale proporzionale alla temperatura di brillanza di quell'oggetto, che coinciderà con la sua temperatura fisica solo se questo è un corpo nero, cioè un materiale che assorbe perfettamente tutta la radiazione che lo investe, senza rifletterla.

Riuscendo a coniugare la passione per gli studi e per lo spazio, due grandi imprenditori: Filippo Bradaschia e Omar Cauz,nel 2013 fondarono una delle più famose case produttrici di radio telescopi in Italia, la Radio2space.

I radiotelescopi hanno suscitato molto l'interesse dei registri  di numerosi film, e dei fumettisti, forse proprio perchè l'umanità è sempre stata attratta dalle scoperte extra-terrestri.

P.s. Nel caso in cui questo strumento abbia attirato la vostra attenzione, o abbia suscitato in voi il desiderio di capirne il funzionamento allego il link per controllare un telescopio, seduti comodamente sul divano di casa. (online_telescopes)





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